Quando si parla di grandi territori del vino italiano, l’Umbria resta troppo spesso un gradino sotto rispetto ad altri territori. Eppure, è qui che si nasconde una delle espressioni più autentiche del legame tra uomo, vitigno, condizioni naturali, fisiche e chimiche. E’ stato ribadito e percepito anche grazie alla masterclass condotta da Cristina Mercuri, wine educator e degustatrice professionista, che ci ha guidati in un viaggio tra Trebbiano Spoletino, Sangiovese dell’Umbria e Sagrantino di Montefalco, attraverso il confronto di etichette e filosofie produttive, con intelligenti incursioni di “outsider” internazionali.
A Montefalco – “Montefalco Today”: il territorio visto da Cristina Mercuri
Il cuore della masterclass, Montefalco, osservata con uno sguardo contemporaneo, capace di cogliere l’equilibrio tra tradizione e innovazione.
Come ha spiegato Cristina, oggi si parla spesso di “contemporary wine”: vini secchi, a basso tenore alcolico e corpo moderato, che esprimono eleganza e bevibilità, senza perdere l’identità del territorio.
Montefalco rappresenta il 29% della produzione vinicola umbra. È un’area complessa e variegata, un mosaico pedoclimatico che influenza fortemente l’identità dei vini:
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Bevagna, a nord, è più secca e pianeggiante;
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Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo sono più elevati e freschi;
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Montefalco centro presenta suoli sabbiosi, mentre
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Castel Ritaldi ha terreni più argillosi.
Trebbiano Spoletino: la croccante eleganza del centro Italia
Vitigno in fortissima ascesa, il Trebbiano Spoletino mostra note vegetali e floreali, una bella croccantezza al palato e una spinta acida verticale che lo rende estremamente gastronomico. La produzione è ancora limitata, ma proprio questo lo rende una potenziale icona territoriale.
In degustazione:
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Trebbiano d’Abruzzo – Tenuta Tre Gemme
→ Passion fruit, acacia, freschezza, lieviti nel centro bocca -
Trebbiano Spoletino 2023 – Perticaia
→ Intenso e aromatico, rosmarino, frutto della passione, lemon grass, alta acidità e densità -
Trebbiano Superiore 2021 – Le Cimate
→ Frutti tropicali e note di legno, fresco, erbe aromatiche, lungo finale complesso
Sangiovese dell’Umbria: delicatezza e tipicità
Il Sangiovese, uva nativa dell’Italia centrale, si esprime in Umbria con tannini più delicati e una morbidezza inattesa rispetto alle controparti toscane. Un vino meno scolpito, ma forse proprio per questo più leggibile e schietto.
In degustazione:
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Montefalco Rosso 2022 – Tenuta Bellafonte
→ Delicato, fresco, note di rosa, viola, finocchio e terra, tannini gentili -
Rosso di Valgiano 2021 – Tenuta di Valgiano (outsider)
→ Prugna, terra e fiori, succoso, acidità brillante, tannini equilibrati -
Montefalco Rosso 2021 – Colle Ciocco
→ Balsamicità, terroso, viola, tannini ben presenti, lungo finale
Sagrantino: il re tannico dell’Umbria
Il Sagrantino di Montefalco è celebre per la sua struttura poderosa e i suoi tannini imponenti, ma la selezione proposta da Cristina ha dimostrato come le nuove tecniche di vinificazione riescano oggi ad addomesticarne l’austerità, lasciando spazio a una lettura più fine e meno muscolare del vitigno.
In degustazione:
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Château d’Ampuis 2019 – E. Guigal (outsider)
→ Ciliegia, prugna matura, vaniglia, china balsamica, tannino vivo e sapido -
Montefalco Sagrantino 2020 – Lungarotti
→ Ciliegia, prugna, liquirizia e pepe, acidità fresca, finale lungo -
Montefalco Sagrantino 2020 – Di Filippo
→ Frutta nera, caffè e balsamico, tannino astringente, palato nervoso
Conclusioni: tra tradizione e sguardo contemporaneo
La masterclass di Cristina Mercuri ha offerto una panoramica ampia e sfaccettata su tre vitigni simbolo dell’Umbria, letti attraverso il filtro della contemporaneità.
I vini selezionati – con outsider strategici – hanno permesso di mettere in risalto le specificità territoriali e le diverse visioni produttive, mostrando come ogni scelta, dalla vigna alla cantina, contribuisca a scrivere una narrazione unica.
Montefalco Today non è solo un luogo, ma un’idea: quella di un’Umbria che evolve, mantenendo le radici ben salde nella terra, ma con uno sguardo aperto al futuro del vino.
Vini Umbri